Chi non ha mai sentito o, peggio ancora, avuto a che fare con problematiche legate alle muffe in casa? Lo sapete che questo nemico, oltre a rovinare e degradare vernici e carta da parati fa effettivamente male alla salute? Scopriamo tutto ciò di utile che c'è da sapere sulla muffa!
Le muffe sono dei microrganismi appartenenti al regno dei funghi; originariamente hanno dimensioni talmente ridotte da essere visibili solamente al microscopio. Dalle cellule di origine poi, per riproduzione, si forma una sorta di "tappeto" che spazia da una scala di grigi, al marrone, al nero e che fornisce il tipico aspetto alla muffa... quello che tutti conosciamo.
In ambienti spazialmente limitati le muffe si riproducono grazie alle spore che, raggiungendo una superficie umida, trovano il loro habitat ideale per moltiplicarsi a macchia d'olio. La muffa trova terreno fertile in ambienti umidi con inadeguato isolamento termico, scarsa areazione, carenza od assenza di esposizione al sole e conseguentemente a tutto ciò, in prossimità di fenomeni di condensa; è frequente inoltre la formazione di muffe sugli angoli delle stanze o in zone attigue alle finestre, ovvero laddove si presentano dei ponti termici (particolari punti dove si incontrano materiali con caratteristiche termiche differenti che implicano flussi termici differenti).
Patologie correlate
Le muffe, come gran parte dei funghi, hanno la capacità di liberare microtossine che causano allergie. Tra le principali patologie legate alla presenza di muffe in casa vi sono riniti, tosse secca, asma, cefalee ed allergie. Alcuni effetti si manifestano in forma acuta, dopo poco tempo dall'esposizione, altri invece possono diventare cronici innescando processi patologici che continuano a svilupparsi anche lontano dalla loro causa scatenante.
Fattori scatenanti
Ma quali sono i veri fattori che permettono la proliferazione della muffa in una stanza? Il discorso è assai complesso in quanto dipende dalle condizioni del microclima, dell'endoclima, del tipo di attività che viene svolta ma soprattutto da temperatura e umidità relativa. In condizioni di temperatura compresa tra i 18 ed i 30° C e con umidità relativa inferiore al 60% la muffa tenderà a non comparire.
L'umidità
Il concetto di umidità si lega indissolubilmente alla temperatura; infatti, ipotizzando una pressione costante, all'aumentare della temperatura aumenta la quantità di vapore acqueo che l'aria è in grado di contenere.
Possiamo associare ad ogni valore di temperatura un valore limite di umidità relativa oltre il quale l'aria si definisce satura; a livello di saturazione iniziano a definirsi i fenomeni di condensa, ovvero deposito di vapore acqueo sulle superfici. Vapore e umidità sono tra gli elementi che maggiormente favoriscono la sua comparsa che è quindi più probabile durante i mesi invernali.
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