L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli, molto comune in natura. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l'uso in molti paesi.
Le polveri di amianto, respirate, provocano infatti l'asbestosi, nonché tumori della pleura, ovvero il mesotelioma pleurico e dei bronchi, ed il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.
La prima nazione al mondo a riconoscere la natura cancerogena dell'amianto e a prevedere un risarcimento per i lavoratori danneggiati fu la Germania nazista nel 1943 a seguito di pionieristici studi medici, anche questi primi nel mondo, che dimostrarono il rapporto diretto tra utilizzo di amianto e tumori.
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Divieto d'uso in Italia |
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L'impiego dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992. La legge n. 257 del 1992,[7] oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti l'estrazione e la lavorazione dell'asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all'amianto. (Fonte Wikipedia) |
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Il Cemento amianto |
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L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta per produrre la miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale era Eternit) per la coibentazione di edifici, tetti; come materiale per l'edilizia (tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie), nelle tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. Il cemento-amianto ha conosciuto un larghissimo impiego nell'edilizia grazie alla sua buona caratteristica meccanica, alla notevole resistenza alle intemperie ed al costo contenuto. In particolare ha avuto un grandissimo uso per coperture di civili abitazioni, condomini, capannoni industriali ed agricoli. Alcune stime indicano in milioni di metri quadrati la superficie complessiva di costruzioni tuttora coperte con lastre di cemento-amianto e quasi il 90 % delle coperture di grandi costruzioni edificate negli ultimi decenni sia stato eseguito con questo prodotto.
Purtroppo gli studi successivi e l'esperienza dei drammatici casi verificatisi hanno dimostrato la grave pericolosità delle fibre di amianto per la salute dell'uomo e spinto il legislatore a vietare l'utilizzo dell'amianto nonché ad avviare azioni per indurre alla progressiva eliminazione o bonifica dei manufatti in cemento-amianto esistenti.
Sebbene le lastre di cemento-amianto mostrino una grande durata nel tempo, l'esposizione agli agenti atmosferici ed in particolare alle piogge acide, alla radiazione solare, all'azione del vento e del gelo, sono causa di un'erosione superficiale che consente la liberazione delle fibre di amianto dalla matrice cementizia e il loro rilascio nell'ambiente circostante. Questo fenomeno di degrado inizia non appena il manufatto viene esposto all'esterno, tuttavia il tempo necessario per arrivare ad un danneggiamento significativo può essere variabile a seconda delle condizioni di esposizione. Dopo un certo numero di anni le lastre si presentano ammalorate e sono fonte di emissione di pericolose fibre. Dopo molti anni il degrado è totale ed i manufatti perdono consistenza e solidità, il rilascio di fibre diventa molto grave, il manufatto deve essere rimosso e smaltito in discariche appositamente autorizzate, l'area circostante deve essere bonificata.
Poiché è evidente che il problema non può più essere ignorato, che la presenza di cemento-amianto esposto costituisce un pericolo, che i responsabili possono essere soggetti a pesanti sanzioni, che rinviare l'intervento è comunque causa di costi e che la definitiva rimozione è spesso un intervento molto costoso, l'intervento di bonifica mediante incapsulamento può spesso rivelarsi un'alternativa sicura e conveniente.
È assolutamente indispensabile però valersi di prodotti testati e certificati, che offrano le migliori caratteristiche di sicurezza di impiego, durata nel tempo ed efficacia nel trattenimento delle fibre di amianto secondo le normative vigenti.
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Il Ciclo Fibralit+ |
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Il Colorificio Centro a messo a punto un ciclo di incapsulamento, chiamato CICLO FIBRALIT+, sicuro, affidabile e certificato secondo le normative UNI 10686 e secondo il D.M. Sanità del 20.08.1999 dalla "ECO CONTROL" laboratorio d'analisi chimiche fisiche ambientali. La ricerca è stata mirata ad ottenere un ciclo adatto ad applicazione su superfici non perfettamente preparate. Questa caratteristica è estremamente importante per ridurre al minimo le necessarie operazioni di trattamento preliminare. La fase di preparazione della superficie è, infatti, quella che causa i maggiori rischi di inquinamento dell'ambiente di lavoro e dell'area circostante da parte delle fibre. Questa fase inoltre è la più difficile da gestire, richiede attrezzature particolari e può essere fonte di alti costi per il trattamento e lo smaltimento delle parti asportate. Nel nostro ciclo la preparazione richiesta è ridotta all'asportazione delle impurità più grossolane, come le formazioni di muschi e sedimenti. |
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Il CICLO FIBRALIT+ per l'incapsulamento delle coperture in cemento-amianto è costituito da:
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FIBRALIT PRIMER+
È un impregnante antivegetativo resistente alla alcalinità del cemento e formulato per avere una penetrazione in profondità nel supporto cementizio, al fine di consolidarlo, legare le fibre al supporto e costituire la mano di aggancio ideale per il trattamento successivo.
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FIBRALIT+
È un rivestimento elastomerico monocomponente a base di leganti in dispersione acquosa. Lo strato di materiale polimerico incapsulante ha le caratteristiche d'elasticità e di resistenza alle piogge acide, ai sbalzi di temperatura, all'attacco di muffe e di raggi UV necessarie per assicurare aderenza e coesione. Idoneo per l'incapsulamento di tipo A – B – C. |
Scarica il depliant FIBRALIT+ | Scarica il modulo per la domanda all'ASUR | Certificazione Ciclo Fibralit | ||
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