Sistema di isolamento a cappotto

  • S Ciclo Cappotto 001
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE scorcio
  • S Ciclo Cappotto 002
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE scorcio
  • S Ciclo Cappotto 003
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE dettaglio finestra
  • S Ciclo Cappotto 004
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE dettaglio finestra
  • S Ciclo Cappotto 005
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE scorcio
  • S Ciclo Cappotto 006
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – FASI DI LAVORAZIONE operai al lavoro
  • S Ciclo Cappotto 007
    SISTEMA DI ISOLAMENTO A CAPPOTTO – ABITAZIONE lavoro ultimato

Isolamento Termico

Glossario

  • Sistema d'isolamento “a cappotto”
    Il sistema "a cappotto" serve per isolare in modo sicuro e continuo pareti costituite anche da materiali diversi; la diversità può riguardare il comportamento alle sollecitazioni termiche, le caratteristiche meccaniche, la conformazione superficiale. Queste diversità sono molto frequenti nelle costruzioni edili (tipico esempio: cemento armato e laterizio) e sono causa di diversi fenomeni, tra i quali la formazione di ponti termici. L'isolamento a cappotto può essere eseguito con il sistema a lastra (polistirolo, sughero, ecc.) o con l'utilizzo di un termointonaco.
  • Ponte termico
    È un elemento non isolante che provoca una rapida dispersione di calore da un materiale ad un altro; si verifica in presenza di discontinuità, giunture, connessioni (pilastri, travi, balconi, davanzali) e comunque in qualsiasi situazione dove vengano accostati materiali con risposte termiche diverse (giunti di malta tra i "termolaterizi" che compongono la muratura); tutto ciò causa sprechi energetici e fenomeni di condensa proprio per una repentina variazione localizzata delle temperature.
  • Coibentazione
    È l'insieme di accorgimenti usati per impedire la trasmissione di calore attraverso una parete che divide ambienti a temperatura diversa. È detta più propriamente coibentazione termica o isolamento termico. Un'adeguata coibentazione degli edifici permette di diminuire la dispersione termica durante la stagione fredda e quindi di ottenere un risparmio energetico per il riscaldamento degli ambienti; previene inoltre eventuali ponti termici e i fenomeni di condensa e muffe che ne conseguono. La coibentazione si ottiene mediante l'impiego di materiali termicamente isolanti, cioè caratterizzati da una bassa conducibilità termica.
  • Conducibilità termica ? (lambda)
    È il parametro che identifica il comportamento dei vari materiali nella trasmissione del calore e viene espressa in W/m·K.
  • Potenza termica W (watt)
    È l'energia termica scambiata nell'unità di tempo; 1 Kcal/h = 1,16 W.
  • Temperatura K (Kelvin)
    È l'unità di misura della temperatura termodinamica.
  • Conduttanza termica unitaria C
    Indica quanto calore disperde un edificio, una parete o altro e viene espressa in W/m2·K. Si ottiene dividendo la conducibilità termica per lo spessore (in metri) del materiale oggetto della trasmissione di calore.
  • Resistenza termica unitaria interna R
    Viene espressa in m2·K/W e indica la resistenza che un materiale offre al passaggio di energia termica. Attraverso le resistenze termiche dei vari materiali costituenti la parete si possono facilmente individuare sia la resistenza termica totale, sia le temperature a ogni interfaccia dei vari materiali costituenti la parete. A questa sommatoria vengono aggiunte le resistenze termiche liminari (superficiali), interne ed esterne, della parete.
  • Trasmittanza totale U
    Indica l'energia termica che viene dispersa, in determinate condizioni, attraverso un materiale di un determinato spessore. Viene espressa in W/m2·K e si ottiene calcolando l'inverso della resistenza termica totale: U = 1/R.
  • Zone Climatiche
    Il territorio nazionale è stato suddiviso, in funzione dei gradi-giorno, in sei zone climatiche (A, B, C, D, E, F).
  • Lastra in EPS
    La sigla EPS identifica il "Polistirolo Espanso Sinterizzato".

Certificazione energetica degli edifici

Con il Decreto Legislativo n° 311 del 29 dicembre 2006 sono state introdotte importanti modifiche e integrazioni al Decreto Legislativo n° 192 del 19 agosto 2005, relative al rendimento energetico nell'edilizia. Il Decreto infatti fissa i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, definendone la metodologia per il calcolo ed i criteri generali per la certificazione energetica. Gli obiettivi della certificazione sono quelli di definire un indicatore del consumo energetico dell'edificio nell'interesse dell'utente e di collegare, nell'ambito del mercato immobiliare, il valore dell'edificio al suo consumo energetico. La Certificazione energetica è già obbligatoria per le nuove costruzioni, mentre lo diventerà, gradualmente, per gli interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti, salvo poche esclusioni (ad esempio gli edifici di particolare interesse storico). Tra i diversi parametri fissati dal Decreto si trovano i valori limite della Trasmittanza Termica delle strutture opache verticali (vedi tabella), che cambiano in funzione delle zone climatiche.


Valori limite della Trasmittanza Termica U delle strutture opache verticali

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Le zone climatiche vengono individuate in base ai "gradi giorno", fissati dal Decreto del Presidente della Repubblica n° 412 del 26 agosto 1993, che precisa la zona climatica attribuita a ciascuno dei Comuni italiani. Fino all'emanazione dei decreti attuativi l'attestato di Certificazione energetica è sostituito dall'attestato di Qualificazione energetica. Questo documento deve essere preparato da un professionista abilitato, non necessariamente estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell'edificio stesso e successivamente asseverato dal direttore dei lavori; quindi va presentato al comune di competenza contestualmente alla fine dei lavori e deve riportare i fabbisogni di energia primaria di calcolo, la classe di appartenenza dell'edificio, o dell'unità immobiliare, in relazione al sistema di certificazione energetica in vigore.a Certificazione quindi prevede un sistema di classificazione degli edifici in Classi Energetiche; ad ogni classe corrisponde un determinato consumo energetico che viene espresso in KW/m2 annuo; tale valore, diviso per 10, indica la quantità di m3 di metano che devono essere utilizzati per riscaldare un m2 di superficie interna utile dell'edificio. Pertanto ad ogni Classe Energetica corrisponde un determinato fabbisogno energetico che sarà tanto minore quanto più elevata sarà la classe di appartenenza. Il miglior risultato si ottiene quindi aumentando le prestazioni energetiche degli edifici e quindi intervenendo sulle caratteristiche di isolamento termico della struttura e degli infissi.
Aumentando le prestazioni energetiche degli edifici il Sistema a Cappotto migliora l’indice di prestazione energetica e dunque il valore attribuito all’immobile. Inoltre è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa per gli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici.

Risparmio energetico e tutela dell'ambiente

Realizzare edifici a basso consumo energetico, oltre ad essere un obbligo di carattere legislativo, è divenuto oramai un imperativo improrogabile dettato da diverse esigenze, soprattutto di carattere economico ed ecologico. Una buona coibentazione dell'involucro esterno degli edifici permette infatti di ridurre notevolmente le dispersioni termiche verso l'esterno, da cui ne deriva un considerevole risparmio economico dovuto alla riduzione sia delle spese di riscaldamento che di quelle di raffrescamento. Inoltre l'applicazione di un isolamento termico all'esterno dell'edificio significa anche, nel periodo invernale, poter sfruttare al meglio l'inerzia termica della muratura: il calore accumulato dal muro durante le ore in cui è in funzione l'impianto di riscaldamento viene rilasciato gradualmente nei periodi in cui l'impianto è spento, rendendo quindi più gradevole la temperatura anche nei momenti in cui non si produce calore.
Limitare i consumi energetici, oltre a ridurre le spese di gestione, permette anche di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) in un'atmosfera già fortemente inquinata.

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Effetti di un buon isolamento termico: più cado d'inverno, più fresco d'estate.

Comfort ambientale e benessere termo-igrometrico

La natura e le caratteristiche degli involucri esterni incidono notevolmente sulle risposte termiche e igrometriche degli edifici condizionando il comfort ambientale; in particolare il comportamento delle superfici esterne dipende dai materiali che le costituiscono e dalla presenza o meno di uno strato isolante. Sulla base delle caratteristiche di termoregolazione del corpo umano, la situazione di comfort abitativo si raggiunge quando la temperatura delle superfici di pareti e pavimenti interni è molto vicina a quella dell'ambiente. Elevate differenze tra la temperatura delle superfici interne e quella dell'ambiente interno creano infatti situazioni di disagio; di conseguenza, cercando di ricreare una situazione di apparente benessere, si aumenta la temperatura ambientale senza però ottenere alcun risultato per quanto riguarda il comfort, ma solo incrementando i consumi per il riscaldamento. Un corretto isolamento termico consente di mantenere elevata Un insufficiente isolamento termico porta anche alla formazione di ponti termici, in particolare in corrispondenza di nicchie, radiatori, spigoli esterni, architravi e pilastri in calcestruzzo, ecc., che incrementano ulteriormente la dispersione del calore: questa situazione può provocare la riduzione delle temperature delle superfici interne dell'edificio, determinando la formazione di condense e conseguentemente di muffe e pregiudicando così la salubrità degli ambienti. L'obiettivo di un adeguato isolamento termico è quello di eliminare la possibile formazione dei ponti termici mantenendo le temperature delle superfici interne il più elevate possibili, in modo da evitare così la formazione di condense e muffe.

Durabilità e protezione delle facciate

Le escursioni termiche determinano la formazione di tensioni sulla superficie esterna delle strutture murarie a causa della diversa dilatazione termica che caratterizza i vari materiali che le compongono; di conseguenza è molto probabile che in facciata si possano formare fessure e crepe più o meno evidenti, che favoriscono le infiltrazioni d'acqua e quindi i fenomeni di disgregazione e rottura delle finiture e degli intonaci. Un adeguato isolamento termico evita il verificarsi di tali fenomeni e quindi protegge e prolunga l'integrità e la vita dell'edificio stesso. Tutela del clima e dell'ambiente, bassi costi di gestione e benessere abitativo sono argomenti fondamentali che si possono soddisfare utilizzando un adeguato sistema di isolamento termico a cappotto.

Quale isolante scegliere?

Esistono svariate tipologie di isolante termico tutte valide tutte efficaci: ma quale scegliere?
In polistirene espanso EPS, in polistirene espanso con grafite EPS, in lana di roccia ad alta densità, in fibra di legno, in sughero tostato CORK, in schiume polyiso, in idrati di silicato di calcio?
Tutti hanno le loro personali caratteristiche che li rendono unici e validi, quindi ogni scelta è sempre la migliore, l’importante e informarsi bene.

  • POLISTIRENE ESPANSO:
    Prodotto in 6 differenti Euroclassi EN 13163 (EPS 70-100-120-150-200-250) in passato conosciute come densità 17-20-22-26-32-38 Kg/Mc, il polistirene espanso ha una conduttività termica ridotta grazie alla sua struttura cellulare chiusa,formata per il 98% di aria. Questa caratteristica gli conferisce un’ottima efficacia come isolante termico. L’EPS non ammuffisce, non è tossico, non contiene CFC e HCFC, non rilascia gas tossici. E’ assolutamente innocuo nel maneggiarlo e non vi è pericolo di inalazione di particelle o di manifestazioni allergiche. L’EPS è permeabile al vapore acqueo, ed è quindi traspirabile, ma impermeabile all’acqua. Tutto questo fa si che all’interno degli edifici isolati con l’EPS non si formino muffe.La temperatura rimane pressoché costante all’interno dell’ambiente isolato,anche con funzionamento intermittente del generatore di calore. Lo strato isolante protegge la struttura nel suo complesso dalle dilatazioni termiche. Non si forma condensa all’interno e sulle superfici delle pareti perimetrali. Vengono annullati tutti i ponti termici strutturali. Grosso risparmio energetico: a tal proposito si consiglia sempre di usare uno spessore maggiore di EPS per l’isolamento abitativo in quanto con il trascorrere degli anni il risparmio economico aumenta enormemente, beneficiandone anche l’ambiente.
  • POLISTIRENE ESPANSO CON GRAFITE:
    La lastra termoisolante prodotta in euro classe EPS 100 realizzata in Grafite è il materiale di ultima generazione sui polistiroli espansi, con un eccellente lambda termico di ben 0,031 W/(m.K), che determina un risparmio significativo in termini di costi e di risorse energetiche. Il si colloca nel settore degli isolanti termici come un prodotto di segmento alto, con requisiti tecnici elevati, un ottimo rapporto qualità-prezzo ed una estrema versatilità nelle applicazioni. L’EPS 100 con una densità di 20 Kg/m3 raggiunge una conducibilità di 0,036 W/mK, mentre con l’EPS 100 densità 20 Kg/m3 si raggiunge una conduttività termica di 0,031 W/mK. In altre parole si può affermare che con l’EPS100 si ha una performance maggiore sulla differenza del Lambda Termico rispetto all’EPS 100 Bianco di circa un 15% (0,031 contro un 0,036), e addirittura un peso inferiore del 35% sempre rispetto all’EPS 100 Polistirene sinterizzato Bianco, con forte risparmio di costi e risorse. L’abbattimento della conducibilità termica permette di ottenere, a parità di spessori impiegati, valori di isolamento termico di gran lunga migliori. Inoltre, l’abbattimento della conducibilità termica, permette la posa di lastre termoisolanti di spessore minore, con conseguente vantaggio per le nuove costruzioni (riduzione dei volumi perimetrali ed interni), ma soprattutto per gli interventi di ristrutturazione, dove spesso gli spazi per il materiale isolante risultano ridotti. La lastra termoisolante prodotta con Grafite garantisce ottime caratteristiche meccaniche e di stabilità nel tempo sia dimensionale che fisico-chimica. Certificazione ETAG 004 e marchio CE.La temperatura rimane pressoché costante all’interno dell’ambiente isolato, anche con funzionamento intermittente del generatore di calore. Lo strato isolante protegge la struttura nel suo complesso dalle dilatazioni termiche. Non si forma condensa all’interno e sulle superfici delle pareti perimetrali. Vengono annullati tutti i ponti termici strutturali. Il Grafite è un materiale termoisolante permeabile al vapore acqueo, caratteristica che elimina la formazione di condense e muffe all’interno degli edifici.
  • LANA DI ROCCIA:
    Pannello rigido in lana di roccia biosolubile, costituito da lana minerale ottenuta dalla fusione e dalla filatura di rocce naturali. La Lana di Roccia viene scoperta alle Isole Hawaii agli inizi del secolo, deve la sua origine al processo di risolidificazione, sotto forma di fibre, della lava fusa, lanciata nell’aria durante le attività eruttive. E’ quindi un prodotto completamente naturale che combina la forza della roccia con le caratteristiche di isolamento termico tipiche della lana. Oltre ad essere un materiale prettamente naturale ed avere una capacità di isolamento termico elevata è anche, grazie alla sua struttura a celle aperte, un ottimo materiale fonoassorbente. Più precisamente è l’unico materiale che riesce a coniugare in sé cinque doti fondamentali quali l’Isolamento Termico, il Fonoassorbimento, l’ottimo comportamento al Fuoco, la Stabilità all’umidità e la Stabilità dimensionale. La presenza di un’infinità di celle nella struttura della lana di roccia, consente al prodotto di essere d’ostacolo al passaggio del caldo e del freddo e quindi di sviluppare una forte azione isolante. La struttura a celle aperte della lana di roccia favorisce l’assorbimento delle onde acustiche e permette di attenuare l’intensità e la propagazione del rumore. La lana di roccia è un materiale inorganico e fonde a temperature superiori ai 1000°C. Non contribuisce pertanto né allo sviluppo o alla propagazione d’incendio, né all’emissione di gas tossici. La lana di roccia, per la sua particolare struttura, non assorbe né l’acqua né l’umidità. La lana di roccia infine mantiene le proprie caratteristiche inalterate nel tempo, non subisce variazioni dimensionali o prestazionali al mutare delle condizioni termiche e idrometriche dell’ambiente.
  • FIBRA DI LEGNO:
    È una lastra isolante in fibra di legno con eccellenti proprietà di protezione dalle calde giornate estive che dal freddo invernale. La difesa dall’afa estiva diventa di fondamentale importanza progettuale soprattutto in presenza di mansarde e locali abitabili nel sottotetto. Senza modifiche all’origine della materia prima, i pannelli in fibra di legno garantiscono un valore di isolamento ben 3 volte superiore al legno. Risponde anche alle richieste di protezione acustica (sia per rumori ambientali che da calpestio). Eccellenti caratteristiche di isolamento termico ed acustico. La fibra di legno deriva esclusivamente da una materia prima naturale e rinnovabile: il legno. Il processo produttivo non danneggia l’ambiente e i prodotti sono completamente riciclabili. E’ permeabile al vapore. Presenta la maggior capacità termica tra i materiali isolanti più comunemente utilizzati. Come il legno, è in grado di regolare le differenze di umidità dell’ambiente. E’ assolutamente sicuro durante la fase di applicazione. Materiale riciclabile. Facile da posare in opera. Isolamento acustico elevato. Eccellente accumulatore di calore. Eccellente isolamento termico
  • SUGHERO TOSTATO:
    Fattore di vitale importanza nell’equilibrio dell’ecosistema,la foresta di sughero presenta innumerevoli benefici ambientali creando molteplici vantaggi economici. Prodotto al 100% naturale ed ecologico,il sughero è senza dubbio la materia prima per eccellenza per i ricorsi naturali e per il pianeta terra. Oltre alle sue caratteristiche eccezionali,il sughero nel tempo mantiene inalterate tutte le sue proprietà ed il fatto di salvaguardare l’ambiente,gli conferisce una posizione di chiaro vantaggio rispetto agli standard ecologici dei nostri giorni. Il sughero è fra tutte le sostanze naturali quella che presenta un potere isolante maggiore,e come agglomerato conserva tutte le sue proprietà in modo permanente. Nella sua struttura alveolare,ogni centimetro cubico contiene da 30 a 42 milioni di cellule,i cui strati intracellulari sono costituiti da cinque parti: due di cellulosa, le quali occupano gli strati cellulari pieni d’aria, altre due di materia dura ed impermeabile all’acqua (suberina) e la quinta, legnosa, con la funzione di mantenere la struttura e rigidezza necessarie. Questi, sono alcuni dei fattori che donano al sughero le sue qualità così notevoli e vantaggiose.
  • SCHIUME POLYISO:
    È un isolante termico in schiuma polyiso espansa rigida (PIR), con rivestimenti di velo vetro saturato su entrambe le facce, avente un’eccellente  Conducibilità Termica media iniziale (0,024 W/mK) e un elevata Resistenza a compressione (150 – 160 kPa). I pannelli sono utilizzabili in un campo di temperature continue normalmente comprese fra -40 °C e +120 °C. Per brevi periodi possono sopportare anche temperature fino a + 200 °C, o equivalenti alla temperatura del bitume, senza particolari problemi. Lunghe esposizioni alle temperature potranno causare deformazioni alla schiuma o ai rivestimenti, ma non provocare sublimazioni o fusioni.
  • IDRATI DI SILICATO DI CALCIO:
    Materiale termoisolante massiccio-minerale-monolitico a base di idrati di silicati di calcio, calce, sabbia, cemento, acqua, additivi porizzanti (porosità >95% in volume). L’Isolamento minerale, privo di fibre, è ideale per le pareti esterne grazie alle caratteristiche innovative del prodotto e all’elevata sicurezza nell’applicazione e nel tempo. La leggerezza e le dimensioni maneggevoli dei pannelli garantiscono un’applicazione rapida e sicura. I pannelli vengono applicati semplicemente mediante incollaggio con malta leggera e successivo fissaggio meccanico (dopo 24 ore circa dalla posa della colla – normalmente è sufficiente un tassello per ogni lastra). In seguito sui pannelli sarà applicata una doppia rasatura armata con rete, ed uno strato di finitura. E’ il primo isolante termico prodotto esclusivamente con materiali di origine minerale, e non fibroso. Ottimo isolamento termico estivo ed invernale, ed insuperabile traspirabilità. Idrofugato in massa e superficialmente per un miglior comportamento termo igrometrico. Ecologico, riciclabile, resistente, rigido, insensibile al fuoco e privo di emissioni o fumi nocivi in caso di incendio. Elevate dosi di assorbimento acustico grazie alla sua porosità ed alla natura minerale, non fibroso e quindi facilmente lavorabile per una posa in opera sicura e veloce.
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